Qualche pensiero sparso da parte del socio/collaboratore di HCBfans Giorgio Sclavi, dell'amico (già collaboratore di HCBfans) Sergio Bertoli e del presidente di HCBFANS.net Bruno Flor.
• 𝙎𝙪𝙙𝙙𝙚𝙣 𝙇𝙞𝙛𝙚… era un titolo bellissimo e fantasioso che esprimeva tutta quella gioia incontenibile che in quella incredibile primavera ci aveva accomunato e fatti stringere tutti come veri amici, come fratelli come una famiglia. Era un po’ il coronamento
di tanti incontri, di tante serate passate anche fra “4 gatti” a seguire in nostro Bolzano contro il Pontebba di martedì sera, cenni e sguardi d’intesa, una birra… Tu sei stato uno dei “fili rossi” (biancorossi meglio) che che ha seguito, commentato, descritto con grande sensibilità, entusiasmo e passione quegli anni, quei momenti e quei (tanti) successi.
• Stamattina è arrivata la notizia che mai avremmo voluto ricevere. Certo, non vederti più al PalaOnda era (per dirla alla tua maniera) più di un segnale, però mai pensavamo che tutto succedesse così in fretta.
Averti rivisto al PalaOnda era stata una gran bella sensazione, prima col tuo bastoncino (e ti prendevamo pure in giro) poi senza (e quello era stato un bel segnale), poi sei svanito di nuovo, ma nessuno voleva pensare male e nessuno di noi ha chiesto niente, vuoi per non sembrare sfacciati, vuoi per rimanere col dubbio.
Poi la triste notizia…
Vogliamo ringraziarti Michele, forse nessuno lo ha detto e lo ha scritto, ma se Bolzano è diventata Hockeytown è anche merito tuo. Quando il grande pubblico aveva abbandonato il PalaOnda, vero è che il merito principale del suo ritorno è stata l’iscrizione alla Ebel ed il trionfo alla prima partecipazione, ma vero è anche che senza un “narratore” del tuo calibro le gesta dei nostri biancorossi sarebbero rimaste confinate all’interno del PalaOnda.
E’ anche e forse soprattutto grazie a te e alle dirette di VB33 che Bolzano ha riscoperto l’amore per l’hockey e poi il libro, il film e tutto quello che hai fatto per la squadra della tua/nostra città.
Mi rimarranno sempre i nostri finali di partita, quando dopo le tue interviste di rito mi mandavi i nomi degli intervistati e le volte (poche a dire il vero) che ti dimenticavi, ti massacravo di messaggini con scritto: I NOMI, MICHELE, I NOMI… ecco, quando ci incontravamo era un classico non dirci ciao, ma I NOMI i NOMI…
Ci mancherai, fai buon viaggio Michele e grazie di tutto!
Ci sono delle notizie tragiche e dolorose che non vorresti mai ricevere.
Grazie Michele per quanto hai fatto per l’hockey e per tutti noi.
Sempre nei nostri cuori!