Storia di un confronto lungo 93 anni - di Podlosky -
Quella tra HC Bolzano e Klagenfurter AC si può davvero definire una sfida senza tempo. Spesso quando si arriva ad una finale si cerca di enfatizzare quelle che sono le qualità di una o dell’altra squadra per creare quel pathos emotivo che faccia da cornice agli eventi sul ghiaccio. In questo caso non serve creare suggestioni per uno scontro che ha entusiasmato ben 4 generazioni di tifosi, che si sono emozionati davanti alle centinaia di giocatori succedutisi nel vestire le divise dei due sodalizi. Grandi campioni o più semplici atleti hanno sempre infiammato le innumerevoli sfide tra HCB e KAC, partite che non sono mai state ordinarie e che hanno avuto sempre un chiaro obbiettivo, quello di primeggiare sull’avversario.
Ovviamente un tifoso può solo ricordare quello che ha visto quindi il suo bagaglio di conoscenze è relativo al suo vissuto. Ma le società sportive che hanno la fortuna e la capacità di vivere a lungo, come appunto le due menzionate, hanno episodi che vanno oltre alla storia vissuta e diventano vero mito.
La finale della ICEHL ormai alle porte è solo un episodio di una storia di sfide tra bolzanini e carinziani che parte ben 93 anni fa.
Tutto inizia il 31 dicembre 1928 quando il sodalizio SC Bolzano-Renon, attivo solo da due anni, accetta la proposta di giocare un triangolare a Cortina contro la squadra locale e il ben noto Klagenfuter AC.
La squadra bolzanina, pur essendo completamente priva di esperienza, dato che nelle due stagioni precedenti aveva svolto solo allenamenti e qualche amichevole interna, decide finalmente di fare il salto e affronta dei veri avversari. Si tratta di Siegfried Mech, Roberto Hager, Hans Moser, Ernest Ebner, Giovanni Lux con in porta Leopold Margreiter gli stessi ragazzi che poi daranno vita all’HCB qualche anno dopo con la scissione tra la componente bolzanina (giocatori) e quella logistica (Renon).
Dall’altra parte della pista si trovano dei veri maestri del gioco, dato che la polisportiva Klagenfurter Athletiksport-Club nata nel 1909 era già attiva dal 1919 nel bandy per poi passare al gioco canadese con il disco nel 1923.
Infatti la partita giocata sul ghiaccio dello stadio Revis non ha storia con un finale di 16:2 per i carinziani, mattatore di giornata Reinhold Egger a segno ben 8 volte.
Questo è solo l’inizio di una confronto davvero eterno e che vogliamo solo sintetizzare successivamente con gli episodi più salienti.
Per ritrovare le due squadre una di fronte all’altra bisogna però aspettare il termine della seconda guerra mondiale quando nella stagione 1949/50 viene invitato a Bolzano il KAC per inaugurare lo Stadio Carducci (pista all’aperto sita nelle vicinanze dell’odierna Questura). È 30 dicembre 1949 quando davanti a 1.000 spettatori il KAC si impone sull’HCB per 6:2 con Armando Mencarelli autore delle due marcature bolzanine.
Da segnalare nel dicembre 1953 la prima sfida al Palazzo del ghiaccio di via Roma a Bolzano, in questa occasione la partita amichevole (sempre solo sulla carta perché a perdere nessuno ci stava e i colpi erano sempre al limite se non oltre) si chiuse con un secco 10:2 per Il Bolzano che venne subito invitato a giocare la partita di ritorno in Carinzia dove la squadra locale sperava di rifarsi. Ma i 1.500 spettatori accorsi ad assiepare le tribune della pista di Glangasse a Klagenfurt dovettero applaudire, loro malgrado, i giocatori bolzanini che chiusero l’incontro con un roboante 3:16 con i canadesi Ken Blondin e Ken Gartner a segno rispettivamente per 5 e 4 volte.
Le panchine nella pista di Glangasse a Klagenfurt
Dopo le amichevoli negli anni ’60 iniziarono i tornei come ad esempio la Coppa La Pavoni (quadrangolare internazionale di prestigio), o la Coppa delle Alpi (campionato tra le squadre alpine). Le partite tra le due società diventano quindi una costante delle successive stagioni, richiamando nei rispettivi impianti sempre moltissimi spettatori.
Solo per cronaca citiamo due di queste battaglie.
Domenica 20 novembre 1960 HCB e KAC si affrontano per la finale della Coppa La Pavoni in un Palafiera strabocchevole dove sono almeno 4.000 gli spettatori presenti (con un ovvio tutto esaurito) e la partita non delude gli appassionati.
Subito avanti il KAC con una doppietta di Ron Hemmerling, dimezzata da un preciso tiro di Carl Forster (canadese in prestito dal Cortina). Sul 2:1 si va al riposo non prima che Fredl Huber, il forte portiere carinziano, fermi le incursioni prima di Giuliano Frigo e poi di Giorgio Zerbetto. Nel secondo tempo Adolf Bachura allunga ancora per il KAC con Ugo Marchi incolpevole ma il Bolzano non demorde e attacca a testa bassa arrivando al pareggio grazie alle marcature di Zerbetto prima e Forster poi. Nel terzo tempo l’HCB continua a premere sull’accellatore, bombardando Huber da tutte le posizioni e finalmente Forster al 13’ e Coletti al 14’ danno il doppio vantaggio ai gialli targati Graetz. Forse un'eccessiva sicurezza da parte bolzanina rimette in carreggiata il KAC, infatti Rudolf Monitzer con una doppietta al 15’ e 16’ riporta in pari il confronto. Si va quindi all’OT. Pur stremati i giocatori continuano a darsi battaglia, al 7’ Alfredo Coletti trova la soluzione finale: con un tiro imparabile batte Huber e manda i 4.000 del Palafiera in visibilio.La Coppa va al Bolzano.
Biglietto della VI edizione della Coppa La Pavoni 1961 - dipiuta al Palaghiaccio Piranese di Milano
KAC - HCB 8:3 (il KAC vincerà il torneo in finale con gli svedesi dell'Alfredshems IK 3:0)
Il 21/01/1961 per un turno di Coppa delle Alpi, il Bolzano entra per la prima volta alla Messehalle l’impilato carinziano costruito solo due anni prima prendendo ampiamente spunto (tra HCB e KAC la casualità non esiste) dal Palazzo della Fiera bolzanino. La partita non arride ai nostri e si chiude sull’11:4 per le giubbe rosse. Bisogna ammettere che negli anni ‘60 il KAC è davvero una squadra quasi imbattibile, forte sempre di diversi stranieri di classe, il Bolzano faticherà sempre molto a prendersi qualche soddisfazione contro di loro.
Nella stagone 1962/63 comunque l'HCB riece in questa impresa vincendo la Coppa delle Alpi grazie anche alle vittorie sul KAC 4:7 in Carinzia davanti a 5.000 spettatori inferociti e 6:3 a Bolzano nella partita che di fatto assega la vittoria, grazie alle successive sconfitte dei carinziani e del Wiener EV.
Negli anni ’70 la musica cambia e grazie anche allo splendido lavoro svolto da Jarda Pavlů nel formare i ragazzi bolzanini, infatti si vedranno sempre sfide molto spumeggianti con i carinziani.
Le due compagini si trovano di fronte in due occasioni in Coppa Europa, il torneo che metteva in competizione i campioni di ogni Paese europeo. La formula è quella degli scontri diretti con doppia sfida andata e ritorno con somma finale delle reti per decidere il passaggio del turno.
Nell’ottobre 1977 il Klagenfurt, finalista del torneo l’anno prima contro il CSKA, ospita il Bolzano. La partita, che sulla carta non doveva avere storia, si mette bene per i carinziani che si potano avanti per 3:0 a metà secondo tempo. Inizia un botta e risposta con Hubert Gasser, Goratz Hiti e Heini Bacher che rintuzzano i colpi dei carinziani che chiudono ancora in vantaggio il secondo tempo per 5:4. Nel terzo periodo la marcatura di Norbert Prünster gela la Messehalle che vede l’HCB uscire con un favoloso pareggio: 5:5 il finale. Il ritorno a Bolzano è una altra battaglia. Il KAC ferito si fa subito sotto e chiude in vantaggio la prima frazione per 0:2. Il secondo tempo è interlocutorio senza marcature ma il terzo è un vero show dei biancorossi che a cavallo del 2’ con Hunbert Gasser e Michel Mair in 45” pareggiano l’incontro e sempre Hubert Gasser chiude la sfida al 13’. 3:2 il finale con il Bolzano che manda a casa le giubbe rosse e conquista il passaggio del turno.
Due anni dopo (ottobre 1979) le due squadre si trovano di nuovo di fronte. Il KAC memore degli errori vince l’incontro casalingo di andata per 7:5 e forte di questo vantaggio si presenta a Bolzano per staccare il biglietto per il turno successivo. Ma ovviante l’HCB non ci sta e gioca una partita perfetta. Nel primo tempo va avanti con Hubert Gasser ma viene raggiunto da Alexander Sadijna, in parità si va all’intervallo. Nel secondo tempo prima Ico Migliore e poi Klaus Brabant aumentano le marcature delle due squadre quando è Rolly Benvenuti a chiudere il tempo con un gran gol. Avanti per 3:2 il Bolzano mette la freccia e con tre formidabili reti in sequenza (a segnare sono Rudi Hiti, Martin Pavlu e Michael Mair) l’HCB, con autorevolezza, rispedisce al mittente per la seconda volta i carinziani.
Tanto per comprendere meglio che di banale tra i due sodalizi non c’è mai nulla, negli anni ’80 di interessante c’è da registrare una amichevole precampionato giocata in Austria chiusa al 54’ per una rissa generale; la partita infatti non sarà mai più ripresa con la vittoria assegnata al KAC per 7:4.
Poi negli anni ’90 con l’Alpenliga si torna a sfide in cui si gioca per un trofeo. Anche se il KAC non è più la squadra di vertice del movimento austriaco, le partite non sono mai banali.
Infatti nella stagione 1993/94 la partita di andata si tinge di giallo con la squadra bolzanina che, abbandona il campo al 15’19" del primo tempo sotto di 2:0 in aperto contrasto con l’arbitraggio del signor Pfarrkirchner reo per gli ospiti di aver fatto giocare il Bolzano per lunghi tratti in 3 contro 5. Ivany, allenatore HCB, decide inizialmente di mandare i suoi ragazzi negli spogliatoi, per poi ripensarci una decina di minuti dopo quando oramai gli avversari e gli arbitri sen ne erano andati. Il giudice sportivo assegnerà giustamente la vittoria a tavolino ai carinziani per 5:0. La partita di ritorno è praticamente vitale per entrambe le squadre che si giocano il quarto posto per l’accesso alla Final Four che assegna il titolo. La partita non a caso (abbiamo già evidenziato che la casualità tra le due squadre non esiste) è quella inaugurale del PalaOnda svolta il 02/12/1993. Davanti a 4.700 spettatori entusiasti l’HCB sblocca il risultato con Ray Podloski e vince con autorevolezza 7:3, iniziando quella cavalcata che lo porterà ad alzare il trofeo transfrontaliero qualche settimana dopo.
In questo lungo excursus siamo arrivati ai giorni più recenti con l’ingresso in EBEL del Bolzano e quindi il riaccendersi delle sfide con il KAC. Questa è storia recente ma anche di questo periodo ci piace ricordare che l’incontro più lungo della nostra storia, per ora, si è svolto proprio contro le giubbe rosse (qualcuno vuole ancora insistere con il caso?) nei play-off 2018/19 quando al PalaOnda gara 2 dei quarti è terminata al 120 minuto e 51" per il gol di Johannes Bischofberger (3:4 al 4°OT).
Ora ci aspetta una serie di Finale tutta da godere, sperando ovviamente che ci arrida, ma sicuri del fatto che questo è solo uno dei tanti episodi di una storia senza tempo… quella che l’HC Bolzano e l’Eishockey Club des Klagenfurter Athletiksport-Clubs continuano a scrivere.