Il Ceo dell'HC Bolzano. Racconta le emozioni vissute in questi anni e le ambizioni per la stagione in corso: «L'obiettivo resta sempre quello di accedere ai playoff, meglio piazzandosi tra le prime quattro»
Intervista pubblicata sul quotidiano Alto Adige lunedì 16 dicembre. Ringraziamo Marco Marangoni.
"Sogno di vincere nuovamente il campionato". Parole di Dieter Knoll, Ceo, direttore sportivo, factotum dell'Hockey Club Bolzano, l'uomo che ha riacceso la passione dell'hockey nel capoluogo altoatesino (e dintorni) con la mossa, all'epoca fortemente criticata, di lasciare l'Italia per accasarsi nel campionato transfrontaliero della Ebel (oggi Ice Hockey League). Era il giugno del 2013.
I Foxes su 25 incontri disputati hanno vinto 20 incontri (4 di essi all'overtime o rigori), hanno segnato 88 reti e incassato 58 goal. Nell'ultima settimana le squadre austriache le italiane erano ferme per la pausa internazionale si sono avvicinate anche perché hanno giocato mediamente due partite in più, alcune anche tre.
Dottor Knoll, torniamo anni fa. Quali erano state le ragioni che avevano portato l'Hockey Club Bolzano a lasciare l'Italia ed iscrivervi all'allora Ebel?
Purtroppo la serie A italiana a quel tempo era scesa ad un livello inferiore e i tifosi non venivano più allo stadio. La nostra affluenza media era inferiore a mille tifosi, quindi dovevamo fare qualcosa. Pensavo che il ritorno dell'hockey ad alto livello avrebbe potuto riaccendere la passione per l'hockey a Bolzano, e così è stato: è stata la decisione giusta.
Il Bolzano ha subito impressionato per aver vinto alla prima stagione il titolo, cosa ricorda di quel periodo ormai lontano più di dieci anni (13 aprile 2014)?
E' stato qualcosa di indescrivibile. Già nei primi mesi ci siamo resi conto di avere una squadra competitiva, ma non avrei mai immaginato che saremmo arrivati a giocarci il titolo. Durantei playoff, tuttavia, è diventato subito chiaro che questo obiettivo era raggiungibile. La serie contro il Salisburgo è stata emozionante: pensavamo di poterla concludere prima, ma i Red Bulls hanno rimontato (i biancorossi erano andati sul 2-0 nella serie best of five, ndr) e siamo arrivati a gara 5 (quell'anno si gicocava best of 5) questo gol di Ziga Pance ai supplementari resterà per sempre nella storia della nostra società.
Poi è arrivato il secondo titolo nel 2018 dopo essere stati ultimi in classifica durante gran parte della regular season, altre finali, perché a Bolzano c'è sempre l'obiettivo della vittoria?
È difficile esprimerlo a parole. Storicamente siamo un club che punta sempre alla vittoria con una tradizione gloriosa ed un passato costellato di trofei. La vittoria dell'Ebel nel nostro primo anno ha contribuito a mantenere questa mentalità. Quando un nuovo giocatore entra nel nostro spogliatoio, la prima cosa che vede è la cronologia con le foto di tutti i nostri successi.
Questo, unito alla mentalità trasmessa dai giocatori più esperti a quelli più giovani, crea la spinta a lottare fino alla fine ogni sta gione.
Da quando la lega è stata rifondata, solo Salisburgo ha una percentuale di vittorie più alta di Bolzano: domenica scorsa, prima della pausa, avete festeggiato i 400 successi nella lega. Dottor Knoll, quanto è orgoglioso di questo?
Sono molto orgoglioso. Sono soddisfatto anche di come la lega ci ha accolto dieci anni fa e anche di ciò che siamo riusciti a dare fino ad ora ai tornei Ebel e Ice in termini di risultati.
Penso sia importante, anche anche considerando l'internazionalità di questo campiotato.. Siamo riusciti a ottenere un grande successo con budget molto più ridotti rispetto ad altre squadre che hanno lottato con noi per il titolo. Noi guardiamo sempre avanti: sogno di vincere di nuovo il trofeo ma il primo obiettivo resta quello di raggiungere i playoff e rendere orgogliosi i nostri tifosi con il nostro gioco.
Nel corso degli anni sono emerse delle rivalità sportive: cosa significa quella contro il Val Pusteria?
Da quando il Val Pusteria è entrato a far parte dell'Ice Hockey League, si è riaccesa una vecchai rivalità, che entusiasma sia i due club che i tifosi. Sono sempre i duelli più belli che riempiono gli stadi. Negli ultimi anni, però, si sono sviluppate altre rivalità importanti: quella con il Linz, contro cui abbiamo giocato quattro serie di playoff, tre delle quali consecutive, e naturalmente quella con il Salisburgo. Sono sempre partite affascinanti, sia per i giocatori che per i tifosi, indipendentemente dalla classifica.
Bolzano è attualmente è in vetta alla classifica. Lei non lo ha ancora dichiarato, quali sono le aspettative per la stagione in corso?
Le aspettative non cambiano. II nostro primo obiettivo resta l'accesso diretto ai playoff, ovvero un posto tra le prime sei.
Dopodiché, come sappiamo, inizianoi playoff, una stagione a sé stante. Tutto ciò che precede è un guadagno aggiuntivo. Considerata l'attuale situazione della classifica, possiamo sicuramente puntare a finire tra le prime quattro per avere il vantaggio di giocare in casa nella prima partita dei playoff. La stagione è ancora lunga e dobbiamo concentrarci solo sul domani, mai sul dopodomani.